Autoriciclaggio alle porte

Continua a viaggiare con il suo strascico di perplessità il nuovo reato di autoriciclaggio: una riforma, questa, tanto necessaria quanto complessa, che richiede il contemperamento di opposte esigenze e che chiama il Legislatore a scelte non facili.

Come chiarito infatti anche dal direttore dell’Uif, Claudio Clemente, la mancata previsione nel nostro Ordinamento del reato di autoriciclaggio comporta un’asimmetria tra gli strumenti di prevenzione e quelli di repressione penale: un’asimmetria che penalizza ovviamente la complementarietà tra le due azioni.

È pertanto necessario che le proposte che sono attualmente all’esame del Senato vadano in porto, anche se su alcuni punti non sono mancate le prime critiche.

Sempre il Direttore dell’Uif ha infatti rilevato come la condotta dell’autoriciclaggio non sia perfettamente sovrapponibile a quella del riciclaggio di denaro, ragion per cui si potrebbero generare difficoltà interpretative e applicative.
Secondo il direttore dell’Uif, è soprattutto da rilevare che nella nuova norma in tema di autoriciclaggio, la punibilità è subordinata alla presenza di un ostacolo “concreto” all’identificazione della provenienza delittuosa dei proventi: una previsione, questa, che va eliminata, al fine di poter “allineare” le due discipline del riciclaggio e dell’autoriciclaggio.

Autoriciclaggio e voluntary disclosure – La norma che dovrebbe essere presto introdotta nel nostro Ordinamento penale, da un lato deve essere rapidamente approvata, per dare efficacia al pacchetto delle disposizioni in tema di voluntary disclosure, ma, dall’altro, ha bisogno di maggior tempo per essere perfezionata.

È infatti da ricordare che, sebbene le disposizioni in tema di autoriciclaggio siano legate a filo doppio alle nuove norme in tema di voluntary disclosure il loro ambito di applicazione non si limita solo al rientro dei capitali: la nuova norma penale che verrà introdotta sarà infatti destinata a rimanere in pianta stabile nel nostro Ordinamento, anche quando la voluntary disclosure non rappresenterà più una possibilità offerta ai contribuenti.

Allo stato attuale, si prevede tuttavia che entro la prossima settimana il ddl potrà essere inviato all’Aula del Senato per il voto definitivo, lasciando quindi da parte eventuali proposte di modifica.

Un doppio binario – Le norme in tema di autoriciclaggio, è bene ricordarlo, non sono contenute soltanto nel nuovo ddl sul rientro dei capitali, ma sono accolte anche nel ddl criminalità, che è stato recentemente assegnato dal presidente del Senato sempre alla commissione giustizia.

Insomma, la stessa commissione sta attualmente lavorando su due disegni di legge che prevedono, entrambi, la nuova fattispecie di reato: sarà il tempo a chiarire quali dei due provvedimenti disciplinerà il conteso nuovo reato di autoriciclaggio.