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Voluntary disclosure: fino al 30/09/2015 sanatoria estesa

22 Ottobre 2014silvanaNews

La Voluntary disclosure possibile anche per la mancata dichiarazione dei redditi prodotti in Italia

Il testo della nuova voluntary disclosure, che sostituisce quello inizialmente incluso nel D.L. 4/2014, mai convertito per quanto riguarda la sanatoria, introduce la possibilità da parte dei contribuenti di regolarizzare i redditi non dichiarati, a prescindere dalla detenzione all’estero di patrimoni.Le possibili scelte – Si delineano due possibilità, per il contribuente che è interessato alla sanatoria:
1) l’emersione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero, mai dichiarate ai fini del monitoraggio fiscale fino al 30 settembre 2014;
2) la regolarizzazione delle violazioni commesse fino al 30 settembre 2014, in materia dichiarativa, da tutti i contribuenti in generale, a prescindere dalla disciplina del monitoraggio.
Fino al 30 settembre 2015, dunque, tutti i contribuenti potranno regolarizzare eventuali violazioni. Anche le società di persone e di capitali avranno la possibilità di accedere alla sanatoria.

Versamenti e riduzioni – Per entrambe le regolarizzazioni andrà presentata:
1) un’istanza di adesione alla procedura, con allegati documenti e informazioni necessari per determinare gli imponibili e le relative imposte;
2) il versamento dell’intera imposta sui maggiori imponibili che emergono, mentre le riduzioni riguarderanno esclusivamente le sanzioni;
3) verrà esclusa la punibilità penale per alcune fattispecie previste dalla normativa vigente.
Per le violazioni in materia di monitoraggio fiscale (compilazione del quadro RW) saranno dovute le sanzioni relative.

Le possibili irregolarità sanabili con la collaborazione volontaria- Oggetto di regolarizzazione saranno:
– le violazioni relative alle imposte sui redditi e relative addizionali;
– alle imposte sostitutive delle imposte sui redditi;
– all’Irap;
– all’Iva;
– nonché le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d’imposta;
per tutti i periodi ancora accertabili.
Qualora un contribuente non abbia mai provveduto alla compilazione del quadro RW di Unico da 10 anni, nonostante detenga beni all’estero e magari in Svizzera, per tale periodo dovrà:
– corrispondere le sanzioni sul monitoraggio fiscale per i periodi d’imposta ancora accertabili;
– corrispondere le imposte sui redditi, sul rendimento delle somme detenute all’estero o le imposte sostitutive e le relative sanzioni.

Un contribuente potrà regolarizzare la propria posizione fiscale, con la sanatoria, per dichiarare redditi omessi (diversi da quelli derivanti da attività estere) e imponibili Iva mai dichiarati in precedenza.

Una cosa fondamentale è che, quindi, i due istituti potranno essere utilizzati in modo autonomo dai contribuenti interessati.

Se la società aderirà a tale istituto, le conseguenze interesseranno anche i loro stessi soci o i vari soggetti coinvolti.

Autore: Redazione Fiscal Focus

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Dott.ssa Silvana Bruce

Dott.ssa Silvana Bruce

Titolare delle studio B&G Italia S.r.l. & Partners Collaboratrice diretta dell’Ambasciata Argentina – Dipartimento Sviluppo Economico

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