Il primo acconto della Tasi su seconde case, capannoni, negozi e uffici, secondo le indicazioni date dal premier Matteo Renzi, slitterà da settembre ad ottobre, e soltanto per i Comuni che non hanno fissato le aliquote entro il 23 maggio.
Dovrebbe quindi essere il 16 ottobre e non il 16 settembre (come anticipato qualche giorno fa), la nuova data di versamento nei Comuni che non hanno approvato le aliquote entro il 23 maggio .
La notizia è stata data dal Premier nel corso della conferenza stampa con il “bilancio” dei primi 80 giorni di governo. «È un accordo già raggiunto» con i sindaci, ha detto Renzi, del resto lo stesso presidente dell’Anci Piero Fassino aveva nei giorni scorsi richiamato la data del 16 ottobre, nonostante il comunicato del Ministero dell’Economia avesse parlato di spostamento a settembre.
Nessuna estensione della proroga ai comuni dove invece esistono già le delibere, a tal proposito Renzi ha precisato che «il governo non ha previsto nessun tipo di rinvio, ma ha solo consentito di andare a ottobre ai comuni che vogliono evitare di scegliere l’aliquota per motivi elettorali e per aspettare i nuovi sindaci».
Sono circa 2.200 i comuni che hanno già deliberato per cui ne mancherebbero all’appello circa 6.000.
La conferma alle anticipazioni del premier arriva anche da una bozza di decreto legge preparata per il Consiglio dei Ministri di giovedì scorso, quando però il Governo ha preferito non affrontare l’argomento rinviando la decisione a dopo le elezioni.
Nel provvedimento in corso di definizione, non vengono modificate le regole sulle abitazioni principali, che di conseguenza non sarebbero interessate dal nuovo intervento: a loro aveva già pensato la legge di conversione del decreto «salva-Roma» ter (articolo 1, comma 1 della legge 68/2014), prevedendo che nei Comuni “senza delibera” la Tasi sull’abitazione principale sarebbe stata pagata tutta al 16 dicembre, assieme al saldo sugli altri immobili e sull’Imu.
In funzione di quanto sopra le nuove regole si possono così sintetizzare:
1 abitazione – con delibera: Se il comune ha deliberato, allora si versa il primo acconto di giugno (solo Tasi), sulla base del contenuto della delibera .;
1 abitazione – senza delibera: In assenza di delibera, per le abitazioni principali, la legge già prevede il pagamento di tutto il tributo (solo Tasi), a dicembre;
Altri immobili – con delibera: Si versa regolarmente la prima rata di acconto a giugno, (IMU + TASI), per tutto ciò che non è abitazione principale (seconde case, negozi, capannoni, uffici ecc) secondo quanto stabilito nelle delibere comunali;
Altri immobili – senza delibera: Trattasi dell’ipotesi anticipata del premier che subisce una proroga della proroga, in sostanza si dovrà pagare a giugno regolarmente l’IMU sulla base dei valori del 2013, mentre la prima rata di acconto della Tasi slitterà ad ottobre, sulla base delle delibere che intanto saranno state redatte, per poi versare il saldo (IMU+TASI) a dicembre.
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