Andiamo con ordine: lunedì 18 settembre scade il termine ultimo per l’invio della comunicazione dei dati delle liquidazioni IVA periodiche, con riferimento al secondo trimestre 2017. Un adempimento che è già alla seconda chiamata, e che pertanto non dovrebbe portare con sé aggravi diversi da quelli riscontrati in sede di primo invio. Anzi, gli operatori del settore dovrebbero già avere una certa dimestichezza con il sistema, eppure, stando alle statistiche, sono ancora davvero pochi i dati pervenuti. Come mai? E’ credibile immaginare che l’azienda e/o lo studio cerchi di gestire in contemporanea la comunicazione dati IVA e la comunicazioni dati fatture emesse e ricevute, idea che effettivamente ha una sua ragionevolezza visto che dalla predisposizione dell’elenco dei dati delle fatture potrebbe emergere un qualche errore che incide sulla liquidazione IVA. Ma la comunicazione dati delle fatture (nuovo spesometro) si sta rivelando un adempimento veramente complesso e pesante, e così tutto il sistema si rallenta.
Sta di fatto che per la periodica IVA la proroga non è prevista, quindi è importate accelerare le operazioni di spedizioni per non ritrovarsi con qualche intoppo di sistema all’ultimo momento.
Coloro che, invece, hanno già provveduto anche ad inviare anche i dati delle fatture, possono dilettarsi nel trovare riscontro sulla piattaforma Fatture e Corrispettivi di quanto inviato (in proprio) nonché dei dati inviati da altri ma che li riguardano (dati quindi trasmessi da loro clienti o fornitori).
I dati sono rinvenibili accedendo alla piattaforma Fatture e Corrispettivi, sezione Consultazione,Dati rilevanti ai fini IVA.
Da qui poi si può accedere al menu Dati Fatture, che prevede due opzioni: Dati Delle Fatture, che permette una consultazione analitica, distinta per singolo documento, e con una serie di filtri possibili per data e tipologia, oppure Dati di Sintesi. Questa seconda scelta, che prevede solo l’immissione del periodo che si intende monitorare, è particolarmente interessante in questo momento, perché dimostra quanto pochi sono gli spesometri sin qui inviati. Da un controllo a campione effettuato da chi scrive, ed anche da segnalazioni pervenute, è sconcertante verificare quale enorme differenza ci sia tra i dati inviati ad oggi e quelli invece che “ad incrocio” dovrebbero essere pervenuti dai propri clienti e fornitori (vedasi ad esempio la prima immagine allegata).
Non resta che restare in attesa che la base dati si popoli con i dati che via via saranno inviati ed acquisiti dal sistema, perché al momento parlare di incrocio e controlli non ha senso. Ad operazione “invio spesometro” terminata chi vorrà potrà dilettarsi scaricando i dati, propri e di terzi che lo riguardano, per effettuare in autonomia gli incroci (laddove possibile). Cliccando infatti sul “numero fatture” il dettaglio viene esploso, ed è possibile estrarre i dati in formato standard CSV, che potrà essere importato nei gestionali che saranno a tal fine predisposti (ammesso le software house implementino questo aspetto), oppure in un foglio di calcolo, per essere poi rielaborati.
La sezione Consultazione, comunque, risulta essere interessante non solo per lo spesometro, ma soprattutto perché accoglie una serie di informazioni sui nuovi adempimenti IVA nel loro insieme. Da qui è possibile infatti accedere anche alla sezione Liquidazioni IVA, dove si troveranno le comunicazioni periodiche inviate, e alla sezione L’Agenzia scrive. E’ qui che saranno recapitate le diverse comunicazioni di “compliance” che avvisano il contribuente di anomalie o difformità riscontrate, sia per quanto riguarda la Comunicazione Periodica IVA (ad esempio mancata corrispondenza del versamento con quanto risultante dalla liquidazione) e, in futuro, le segnalazioni emerse dai controlli incrociati dei nuovi spesometri (vedasi videata nella seconda immagine in allegato).
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