In realtà la misura è molto più rilevante di come, a prima vista, potrebbe apparire.
Con l’emendamento approvato, infatti, non soltanto viene concessa una proroga ai contribuenti, ma viene altresì estesa la misura alle ingiunzioni di pagamento.
Il differimento
Come noto, la Legge di stabilità 2014 ha consentito di beneficiare dello stralcio degli interessi di mora e di ritardata iscrizione a ruolo nel caso in cui sia effettuato il pagamento integrale delle somme entro il 28 febbraio 2014: un termine sicuramente breve questo, soprattutto ove si consideri che le fattispecie per le quali l’agevolazione assume una certa rilevanza sono quelle in cui le poste debitorie sono più alte.
Ecco perché nei giorni scorsi era stato sollevato il problema dei “tempi stretti” a disposizione dei contribuenti: un differimento della scadenza, o, ancor meglio, una qualche forma di rateazione, sarebbe stata necessaria per far sì che i debitori potessero recuperare la liquidità sufficiente per far fronte al pagamento.
Ebbene, con l’emendamento in oggetto il termine potrebbe essere differito, anche se di un solo mese: un lasso di tempo, questo, non sufficiente ai contribuenti per poter serenamente affrontare i pagamenti, ma sicuramente una “boccata d’ossigeno” per chi assisteva impotente all’avvicinarsi della scadenza.
L’estensione alle ingiunzioni di pagamento
Ma le novità non sono solo quelle collegate al differimento della scadenza.
Era stato rilevato, infatti, come moltissimi contribuenti avessero accumulato debiti non solo nei confronti di Equitalia, ma anche verso altri istituti che si avvalgono dell’ingiunzione fiscale e non del ruolo.
Questi ultimi, a seguito delle previsioni della Legge di stabilità, non potevano beneficiare di alcuno sconto: una differenza priva di ogni logica.
Ebbene, oltre al differimento dovrebbe presto arrivare anche per questi contribuenti la possibilità di poter accedere allo sgravio degli interessi.
Fermo restando, dunque, l’impossibilità di provvedere alla definizione agevolata per i contributi Inps e Inail e per le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, dovrebbero dunque essere estese le possibilità di ottenere lo stralcio degli interessi con riferimento alle multe stradali e ai bolli auto.
La strada ancora da percorrere
La misura è tanto sperata quanto a rischio.
Il decreto scade infatti il prossimo 28 febbraio e deve essere ancora approvato dalla Camera dei deputati.
È quindi necessario che i lavori procedano speditamente, sperando che non siano apportate modifiche tali da attenuare notevolmente l’importanza delle nuova previsione.
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