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Rivalutazione: vademecum in una circolare

5 Giugno 2014silvanaNews

L’Agenzia delle Entrate con una circolare chiarisce tutti gli aspetti operativi

Premessa – Rivalutazione per tutti i beni d’impresa (esclusi i beni merce) e le partecipazioni in società controllate e collegate. Rilevanza fiscale con il versamento dell’imposta sostitutiva e riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori iscritti in bilancio. Inoltre, riduzione di due esercizi della sospensione degli effetti fiscali che passa dal quinto al terzo esercizio successivo a quello della rivalutazione. Questi i principali elementi di interesse su cui si sofferma la circolare n. 13/E di ieri, con cui l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sulla nuova disciplina di rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni per i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio reintrodotta dalla Legge di Stabilità 2014.

I beni e i soggetti – In primo luogo, la circolare ribadisce che possono beneficiare della rivalutazione i soggetti che esercitano attività d’impresa, ivi comprese le società in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate, le imprese individuali e le società di persone in contabilità semplificata. I beni che possono essere rivalutati, invece, sono tutti quelli d’impresa e le partecipazioni in società controllate o collegate che costituiscono immobilizzazioni finanziarie. Non possono essere rivalutati, invece, i beni materiali e immateriali alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa (materie prime, merci, prodotti finiti, eccetera). La circolare precisa infatti che, per ragioni di ordine logico sistematico e in coerenza con quanto previsto nelle precedenti leggi di rivalutazione, non possono essere rivalutati tutti i beni merce, nonostante la norma si limiti a prevedere l’esclusione solo con riferimento alla categoria degli immobili merce.

Gli effetti fiscali –
La circolare chiarisce che, anche nell’attuale legge di rivalutazione, è necessario attribuire rilevanza fiscale alla rivalutazione operata in bilancio tramite il versamento dell’imposta sostitutiva poiché non è consentito effettuarla con rilevanza solo civilistica. In sede di rivalutazione, il maggior valore attribuito ai beni ammortizzabili si considera fiscalmente riconosciuto, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, a partire dall’esercizio che inizia il primo gennaio 2016. In aggiunta, la sospensione degli effetti fiscali della rivalutazione è ridotta di due esercizi rispetto al periodo previsto dalla precedente legge di rivalutazione. Infatti, gli effetti fiscali vengono prodotti a partire dal terzo esercizio successivo a quello in cui è effettuata la rivalutazione invece che dal quinto.

Il versamento dell’imposta sostitutiva – Con riferimento al versamento dell’imposta sostitutiva, la circolare recepisce le indicazioni contenute nel recente decreto legge 66/2014 (articolo 4, comma 11), che ha modificato il versamento in tre rate annuali introducendo il pagamento in un’unica soluzione. Si ricorda, però, che in uno degli emendamenti del governo, al D.L. 66/2014, approvati dalle commissioni bilancio e finanze del Senato viene previsto che l’imposta sostitutiva venga versata in tre rate con le seguenti scadenze: 16 giugno, settembre e dicembre 2014 se l’impresa ha la chiusura dell’anno di imposta coincidente con l’anno solare mentre, se non coincide con l’anno solare, dovrà versare al 16.12, al 16.3 e al 16.6.

Imposta sostitutiva – La circolare ricorda, infine, che è possibile versare un’imposta sostitutiva anche per rendere “libera” la riserva da rivalutazione, ossia l’importo iscritto nel passivo di bilancio e pari al valore attribuito ai beni rivalutati. Il versamento dell’imposta sostitutiva, in questo caso, non è obbligatorio, ma consente di distribuire liberamente la riserva senza che la stessa concorra a formare il reddito imponibile della società che effettua la distribuzione.

Autore: Redazione Fiscal Focus

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Dott.ssa Silvana Bruce

Dott.ssa Silvana Bruce

Titolare delle studio B&G Italia S.r.l. & Partners Collaboratrice diretta dell’Ambasciata Argentina – Dipartimento Sviluppo Economico

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