Focus lavoro – Innanzitutto l’Istituto nazionale di statistica ha sottolineato che “l’indice anticipatore dell’economia italiana è tornato positivo a novembre delineando una ripresa dell’attività economica nei primi mesi dell’anno”. Tuttavia bisogna altresì chiarire che il mercato del lavoro presenta ancora non poche difficoltà sia per quel che concerne le condizioni generali sia in riferimento all’alto tasso di disoccupazione.
Produzione e mercato – A questi dati l’Istituto nazionale di statistica aggiunge quelli concernenti la produzione. Dunque, in riferimento all’attività produttiva nel settore industriale, al netto delle costruzioni, lo scorso novembre si è verificato “un leggero rialzo del +0,3% su mese”. Le ragioni a monte di siffatta maggiorazione sono individuabili nei principali raggruppamenti di industrie, fatta eccezione che per l’energia. Procedono in maniera positiva anche le vendite sui mercati esteri. Relativamente a queste ultime, la tenuta è stata buona; l’Istat ha infatti sottolineato che nel corso del quarto trimestre dell’anno passato le esportazioni verso i Paesi esterni all’Unione hanno subito un’impennata dell’1,8%, ascrivibile soprattutto agli aumenti dei prezzi finali di vendita. A loro volta, gli incrementi dei prezzi finali di vendita sono stati possibili in virtù del deprezzamento del cambio dell’euro conseguentemente a una contrazione dei volumi.
Fiducia e aspettative – Come abbiamo visto anche nei giorni scorsi, infine, il nuovo anno si è portato dietro un aumento del clima di fiducia, che nell’appena conclusosi mese di gennaio è tornato ai livelli registrati nell’aprile dell’anno passato. A parere dell’istituto nazionale di statistica, a tali dati si è giunti grazie al “sensibile miglioramento delle attese di disoccupazione e dei giudizi sull’opportunità attuale e la convenienza futura di risparmio”. E, aggiunge l’Istat, ciò è stato possibile nonostante le valutazioni sulla situazione economica del nostro Paese e quelle sull’opportunità di acquisto di beni durevoli abbiano inciso in maniera sfavorevole sul trend “dell’indice, confermandosi al di sotto della propria media storica”. Purtroppo, in conclusione, va rilevato che un più ottimistico clima di fiducia non trova coincidenza con un altrettanto positivo andamento dei dati sull’occupazione. Anzi, proprio in riferimento a questi ultimi, l’istituto nazionale di statistica ha mostrato dei segnali contrastanti registrati nel quarto trimestre. In sostanza, nel mese di dicembre l’occupazione, pur essendo aumentata rispetto a ottobre e novembre, si è portata sui valori di settembre, che non erano alti. Sempre in riferimento all’ultimo mese dell’anno passato, si è altresì verificato un ridimensionamento del tasso di disoccupazione, che è tornato sotto la quota del 13%. A questo punto l’auspicio è che il 2015 possa farsi carico di questi accenni positivi, rendendoli maggiormente concreti.
http://www.fiscal-focus.info/attualita/ripresa-buone-prospettive-per-il-2015,3,26078
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