Differenza anche nella certificazione – Le differenze si rilevano anche nell’ambito dei certificatori abilitati e in particolare per il riconoscimento della nuova professionalità. Diverse sono le professioni che sono state riconvertite alla nuova professione di certificatore abilitati a rilasciare l’ACE/APE. Su alcuni territori però (ad es. Calabria Umbria, Sardegna) la percentuale di laureati in ingegneria arriva fino al 60-70% del totale in contrasto con la decisione dello Stato, nel D.P.R. 75/2013, di allargare a un numero molto ampio di titoli di studio l’accesso alla qualifica di certificatore energetico. Anche la situazione dei certificatori è ben rappresentata nel rapporto 2013 del Comitato Termotecnico Italiano. Anche se a livello nazionale lo scorso anno è stata fatta chiarezza sui titoli di studio che danno accesso agli elenchi, la situazione regionale è ancora estremamente difforme, in particolare in quelle Regioni che si sono mosse prima della normativa statale per mettere in piedi propri sistemi di rilascio dei certificati. Inoltre, se il D.P.R. 75/2013 si è orientato sulla decisione di non rendere obbligatorio il corso di formazione per chi è iscritto a un albo o collegio, in molte Regioni la formazione resta un presupposto di base per tutti e anche sul programma delle lezioni da seguire, non vi è nessuna uniformità.
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