In data 15.06.2017 è stato infatti approvato definitivamente, senza modifiche, al Senato dopo il sì, sulla richiesta di fiducia posta dal Governo, della Camera del 31.05.2017.
Si tratta di fatto di una Manovra bis, messa a punto al fine di recuperare i 3,4 miliardi di euro sollecitati dall’UE per la correzione dei conti pubblici nazionali.
Ripercorriamo insieme i punti più significativi della Manovra.
Split payment esteso anche a Lavoratori autonomi e i liberi professionisti – Anche le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti a favore della Pubblica Amministrazione e degli altri soggetti ora introdotti, del meccanismo dello split payment. Come già avviene per i titolari di redditi d’impresa che operano con la Pubblica Amministrazione, questo meccanismo consentirà all’Erario la garanzia del gettito derivante dalle suddette operazioni con riferimento all’Imposta sul Valore Aggiunto che non sarà più corrisposta al fornitore ma versata direttamente all’Erario, così come previsto dall’articolo 1 del D.L. n. 50/2017. Al professionista sarà corrisposto solo l’importo del corrispettivo e la relativa IVA, integrata nella fattura, sarà versata direttamente all’Erario. La manovra ha previsto contestualmente anche l’ampliamento della platea di soggetti nei confronti dei quali si applicherà lo split payment, includendo oltre alla Pubblica Amministrazione anche quei soggetti che, pur non rientrando nel conto consolidato PA, sono tuttavia considerati ad alta affidabilità fiscale, tra cui le società controllate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, dagli Enti territoriali e le società quotate.
In particolare i nuovi soggetti nei confronti dei quali dovrà essere applicato lo split payment sono:
La nuova disciplina assicurerà maggiori entrate stimate in € 1 milione per il 2017 e in € 1,5 milioni per il 2018 e decorrerà a partire dal 01.07.2017.
Questa introduzione ha sollevato pesanti critiche da parte delle Associazioni Professionali in quanto penalizzerebbe pesantemente i Professionisti e i Lavoratori autonomi, già soggetti tra l’altro alla Ritenuta d’Acconto ai fini IRPEF, privandoli ulteriormente di liquidità utile per lo svolgimento della loro attività.
Imprese a credito di IVA – Gli incassi più rapidi e più sicuri dovrebbero per contro garantire rimborsi IVA più rapidi; ecco quindi che la Manovra previde la riduzione di 25 giorni (dagli attuali 90 giorni ai 65 giorni) dei tempi di erogazione dei rimborsi IVA allo scopo di limitare il fenomeno della mancanza di liquidità. Tale riduzione nei tempi di erogazione dei rimborsi IVA è assolutamente importante soprattutto alla luce dell’ampliamento dei soggetti interessati allo split payment.
Soggetti passivi IVA sottoposti a Studi di Settore – L’uscita di scena degli Studi di Settore, prevista con decorrenza dal 2018 viene di fatto anticipata con riferimento al periodo d’imposta 2017 e con la conseguente introduzione degli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità). A tale proposito ricordiamo che il nuovo sistema di monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate, che di fatto si configura come una pagella da 1 a 10, interesserà oltre 3,5 milioni di contribuenti titolari di partita IVA, garantendo a coloro che rispetto ai nuovi parametri risulteranno “virtuosi” e quindi “affidabili” sgravi fiscali e una riduzione degli adempimenti amministrativi.
Web tax – Prevista l’introduzione di un percorso che porterà ad una tassazione anche per le grandi imprese digitali con ricavi superiori al miliardo di euro e che operano nello Stato italiano senza stabile organizzazione; tale nuova imposta prende appunto il nome di “Web tax transitoria”.
Liti fiscali – La previsione di rottamazione delle liti fiscali pendenti in primo grado prevista inizialmente solo per i tributi specifici diretti all’Agenzia delle Entrate viene estesa anche ai tributi a favore degli enti territoriali, i quali potranno applicare gli stessi criteri previsti per la definizione agevolata entro 90 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione.
Titolari di immobili concessi in locazioni brevi ad uso residenziale – locazioni on line – Airbnb – L’articolo 4 del D.L. prevede la possibilità in questi casi di optare per l’applicazione della cedolare secca al 21% sui redditi derivanti da contratti di locazione “brevi”, ovvero inferiori a 30 giorni. Le case private diventano equiparate agli alberghi e quindi dovranno richiedere il pagamento della tassa di soggiorno.
Compensazioni crediti tributari – Sono introdotte norme più stringenti e severe al fine di evitare le compensazioni indebiti o con crediti inesistenti che ovviamente riducono le entrate erariali. In particolare si attua una stretta sulle possibili compensazioni di crediti in assenza di visto di conformità portando la “compensazione libera” dai previgenti € 15.000,00 ai riformulati € 5.000,00. Anche questa introduzione, così come quella dello split payment, è stata ampiamente contestata in quanto rende ancora più complicato il rispetto delle scadenze dei pagamenti fiscali per quelle imprese che non godono di grandi risorse in termini di liquidità ma che accumulano crediti, anche rilevanti con l’Erario.
Oltre a ciò viene rafforzato l’obbligo di utilizzo di canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, direttamente a cura del contribuente o attraverso intermediari abilitati, e non già l’utilizzo dei servizi di home banking laddove sia prevista la presentazione del modello F24 con saldo a zero.
Detrazione IVA su fatture di acquisto – Sono ridotti i termini entro il quale il contribuente può esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA sulle fatture d’acquisto, ricorrendone i termini in relazione all’inerenza rispetto all’attività.
Viene quindi riformulato il contenuto dell’articolo 19 del D.P.R. n. 633/72 che ora si leggerà così: “il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai beni e servizi acquistati o importati sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile” … il termine di decadenza della detrazione risulta di fatto rispetto alla previgente normativa dimezzato in quanto è disposto che tale diritto “… è esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto” e non già entro il “secondo anno” prima previsto.
Accise sulle sigarette – L’aumento delle accise sulle sigarette assicurerà una maggiore entrata fiscale stimata in € 83 milioni per il 2017 e in € 125 milioni per il 2018.
Aumento dell’IVA – Il tanto scongiurato aumento delle aliquote IVA alla fine giunge alla sua approvazione seppure con una particolare ed innovativa modulazione.
L’aliquota del 10% passerà nel 2018 al 11,5%; l’aliquota ordinaria del 22% salirà nel 2018 al 25%; nel 2019 al 25,4% per poi scendere leggermente nel 2020 al 24,9% e stabilizzarsi definitivamente nel 2021 al 25%.
Banche e crediti deteriorati – Resa più semplice la procedura di cartolarizzazione dei crediti deteriorati, dai quali resteranno dal rischio di bail in i Fondi Pensioni ma non le Casse Nazionali di Previdenza Professionali.
Scuola e stabilizzazione dei precari – Sono state individuate le risorse necessarie, 1,3 miliardi di euro fino al 2016, al fine di stabilizzare i precari della scuola pubblica, così da evitare l’annoso e ripetuto problema delle supplenze. Questo consentirà di garantire nuovi posti di lavoro, non più precari e a chiamata, per oltre 15.000 unità.
Fondi per la ricostruzione post terremoto – Sono stati stanziati 3 milioni di euro, 1 per ciascun anno dal 2017 al 2019 finalizzati alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto ed individuate nella così detta “zona franca urbana” delle Regioni di Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria.
Zecca dello Stato – Stop al conio delle monete da 1 e 2 centesimi.
Altri contenuti della Manovra convertita in Legge definitivamente il 15.06.2017 riguardano:
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