Documentazione da allegare alla domanda – Al posto degli ultimi due bilanci approvati e depositati al Registro delle Imprese, viene richiesta la dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa ai dati degli ultimi due esercizi chiusi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, utili per il calcolo della capacità di rimborso e degli indicatori relativi ai criteri richiesti. Tale dichiarazione è rilasciata, ai sensi degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dal legale rappresentante dell’impresa richiedente o da un suo procuratore speciale, ed è controfirmata dal presidente del Collegio sindacale o in mancanza da un professionista iscritto nell’albo dei revisori legali, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale.
Il bando – Il decreto del Ministero del 29 luglio 2013 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2013) e successivamente attuato con decreto direttoriale 20 novembre 2013 (in G.U. n. 288 del 9 dicembre 2013), stabilisce i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni, prevede una dotazione di 150 milioni di euro a sostegno di programmi di investimento innovativi specificamente per l’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, aumento della capacità produttiva, introduzione di nuovi prodotti e/o servizi, riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Programmi ammessi – Sono ammessi alle agevolazioni i programmi, da realizzare nell’ambito di un’unità produttiva localizzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), di importo compreso tra 200 mila e 3 milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse in forma di sovvenzione rimborsabile pari al 75% della spesa ammissibile.
La quota che le imprese dovranno restituire, senza interessi, varia in relazione alla dimensione dell’azienda, nello specifico la quota da restituire è pari al 70% per le piccole imprese, all’80% per le medie imprese e al 90% per le grandi imprese. L’intervento è attuato con procedura valutativa “a sportello”, e le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 27 febbraio 2014. La chiusura dello sportello verrà disposta con provvedimento ministeriale.
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