Le dichiarazioni Ires – Come abbiamo accennato, il rapporto del Dipartimento delle Finanze ha riguardato sia i dati Ires che quelli Irap. In riferimento all’Imposta sul reddito delle società, vediamo che nel 2011 le dichiarazioni hanno avuto un’impennata dell’1,4% nel confronto con il 2010, arrivando a una soglia pari a 1.097.152. Nel medesimo anno l’imponibile dichiarato dalle società di capitali è stato di 26,9 miliardi di euro; anche in questo caso si è verificata una timida maggiorazione rispetto al precedente anno d’imposta pari all’1,1%, purtroppo però pur essendo un riscontro positivo, non risulta in grado di recuperare i valori del 2008, ultimo anno prima della crisi economica. Sempre nel 2011 ha dichiarato un’imposta per un ammontare di 34,8 miliardi di euro il 59% delle società di capitali, laddove nel 2010 la percentuale era stata del 51, si è registrato per tanto un aumento tendenziale dell’1,2%. Il restante 41% delle società di capitali non ha dichiarato imposta oppure ha un credito.
Il fronte Irap – Sul versante dell’Irap il rapporto del Dipartimento delle Finanze sottolinea che nel 2011 sono stati 4.632.934 i soggetti che hanno presentato la dichiarazione, riscontrando un calo del 2,1% rispetto all’anno d’imposta precedente. Una delle maggiori cause di tale contrazione è ascrivibile alla continua adesione al “regime dei minimi”, tant’è che interessa soprattutto le persone fisiche. Sempre per l’anno d’imposta 2011 è stata pari a 33 miliardi di euro (+1,8% rispetto all’anno d’imposta 2010) l’imposta dichiarata, rilevando un valore medio pari a 10.550 euro.
Il capitolo Ace – Nel corso del 2011 in sistema fiscale italiano ha visto l’introduzione della cosiddetta Ace ‘Aiuto alla crescita economica’, che consiste nella deduzione dal reddito d’impresa del rendimento figurativo del capitale proprio. Attraverso questo nuovo strumento si è inteso incrementare il finanziamento delle imprese tramite capitale proprio. Nei primi tre anni di applicazione normativa, vale a dire del 2011 al 2013, il rendimento è stato fissato al 3%. Sul punto sono più di 205.000 società che, in base a Unico 2012, hanno diritto alla deduzione per incremento di capitale proprio (Ace). Questa soglia ha prodotto un ammontare totale di 1,8 miliardi di euro, dei quali 300 milioni non si sono potuti utilizzare in deduzione dal reddito complessivo dichiarato dalla società o dal reddito complessivo netto dichiarato dal gruppo societario, pertanto sono risultati riportabili nei periodi d’imposta successivi.
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