In cosa consiste – Ma cosa si intende quando si parla di definizione agevolata? In cosa consiste? Ebbene, l’ente incaricato della riscossione spiega che si tratta di un’agevolazione che permette al contribuente di pagare cartelle o avvisi senza interessi di mora. A ben vedere, nel caso in cui si abbia a che fare con cartelle o avvisi per i quali l’agevolazione può essere applicata, il contribuente potrà effettuare il versamento senza aggiungere alla somma da pagare gli interessi di mora. Questi ultimi, in genere, sono quegli interessi che maturano a partire dalla data in cui la cartella viene notificata e qualora la stessa non venga pagata entro i 60 giorni previsti. L’agevolazione si amplia poi per le cartelle e gli avvisi emessi per conto dell’Agenzia delle Entrate, che si riferiscono a entrate erariali. In questi casi, infatti non si paga neanche il tributo inerente gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, che sono indicati nella cartella di pagamento e nell’estratto di ruolo.
Casi rientranti e non – Sul punto, Equitalia aggiunge che chiunque fosse interessato ad aderire, dovrà attivarsi per valutare se la propria situazione sia consona a usufruire di una simile agevolazione. L’ente sottolinea infatti che potranno avvalersi della definizione agevolata le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva “e, limitatamente agli interessi di mora; anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice della strada elevate da Comuni e Prefetture”. Non rientrano invece nella cerchia delle situazioni per le quali ci si può avvalere della definizione agevolata “le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali (Inps, Inail), i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi. La definizione agevolata è applicabile anche in presenza di rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari”. In generale, comunque, se il cliente vuole accertarsi se i tributi indicati nelle cartelle o negli avvisi di cui è destinatario possano essere soggetti all’agevolazione, sarà chiamato a prendere visione della propria situazione debitoria verificando due elementi: 1) la data in cui le somme dovute sono state affidate all’agente della riscossione; 2) la tipologia di atto ricevuto. Dove trovare queste informazioni? Ebbene, il contribuente interessato potrà facilmente recuperarle poiché sono indicate nell’estratto di ruolo che lo stesso contribuente può richiedere presso gli sportelli di Equitalia.
Deadline e modalità di pagamento – La data di scadenza dei pagamenti, come abbiamo visto, è posta al prossimo 28 febbraio. Entro quel giorno i contribuenti che vorranno usufruire dell’agevolazione, dovranno versare “il residuo del debito (al netto degli interessi non dovuti), l’aggio, le spese di notifica e quelle per eventuali procedure attivate. Il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione”. Le altre date da memorizzare sono il 15 marzo e il 30 giungo. Andando più nello specifico, Equitalia ricorda che il 15 marzo è il giorno fino al quale la riscossione dei debiti interessati alla definizione agevolata resta sospesa. Mentre il 30 giugno è il giorno entro il quale l’ente incaricato della riscossione invierà una comunicazione di avvenuta estinzione del debito ai contribuenti che hanno pagato entro la deadline di febbraio, l’invio avverrà mediante posta ordinaria. In merito alle modalità di pagamento, inoltre, Equitalia spiega che sarà “possibile effettuare il versamento in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite bollettino F35, indicando tassativamente nel campo ‘Eseguito da’ la dicitura ‘Definizione Ruoli – L.S. 2014’. Per la corretta ricezione del pagamento, si consiglia di utilizzare un bollettino F35, completo di codice fiscale, per ognuna delle cartelle/avvisi che si vuole pagare in forma agevolata”.
I crediti con la PA – Equitalia ha, infine, vagliato anche il caso dei contribuenti che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione. I tali eventualità, il soggetto interessato dovrà preventivamente verificare la presenza di debiti con lo Stato di importi superiori a 10 mila euro. “Il contatto diretto con i contribuenti interessati è stato voluto da Equitalia per consentire loro di saldare le cartelle/avvisi avvalendosi del pagamento agevolato entro la scadenza e permettere alla PA di procedere al pagamento del credito nei tempi previsti senza risentire di eventuali ritardi dovuti ai tempi tecnici legati alle operazioni della definizione agevolata”, ha concluso l’ente incaricato della riscossione.
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