I beni complessi – Possono usufruire del credito d’imposta gli investimenti in nuovi macchinari e in nuove apparecchiature di importi unitari superiori a 10.000 euro con esclusione di beni immateriali, di costi pluriennali e di immobili.
Per quanto attiene i beni complessi, nell’attesa di chiarimenti da parte del Fisco, si ritiene si debbano conglobare, per un confronto con il limite posto, tutti i beni non suscettibili di autonoma utilizzazione, cioè parti o componenti anche se acquistate singolarmente, per il cui impiego è necessario un collegamento tecnico e funzionale ad altri cespiti.
Nella circolare 44/E/2009, infatti, l’Agenzia delle Entrate sottolinea:
“Nella nozione di nuovi macchinari e nuove apparecchiature si intendono compresi, qualora oggetto del medesimo investimento complessivo, i componenti o parti indispensabili per il funzionamento degli stessi, ancorché non inclusi nella divisione 28 (ad esempio, computer e programmi di software che servono a far funzionare i macchinari e le apparecchiature), che ne costituiscono dotazione.
Al di fuori della predetta ipotesi di investimento complessivo in nuovi macchinari e nuove apparecchiature, ai fini dell’agevolazione rileva l’acquisto di nuovi “parti e accessori” solo se espressamente inclusi nella divisione 28”.
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