In tarda serata del 02.07.2018 il consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Dignità fortemente voluto dal Ministro dello sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio.
Si tratta in particolare di un Decreto Legge che introduce misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.
Tra i provvedimenti di importanza in materia fiscale possiamo evidenziare, in sintesi ed in attesa degli opportuni approfondimenti che vi saranno nei prossimi giorni:
Vediamo nel dettaglio, anche alla luce del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 8.
Spesometro: ovvero Comunicazione dati delle fatture di acquisto e di vendita. Introdotto dal D.L.n. 193/2016 nel 2017, prima anno di obbligo, l’invio era previsto semestrale con l’intento di diventare trimestrale a partire dal 2018; successivamente la Legge di Bilancio ha stabilito la possibilità per il contribuente di optare per l’invio semestrale anche per l’anno di imposta 2018 in vista comunque della sua abrogazione all’atto dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica per tutti.
Il Decreto dignità prevede, allo scopo di snellire gli adempimenti amministrativi a carico dei contribuenti, con riferimento all’anno di imposta 2018, come riportato dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri il “rinvio della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute…” nonché “… con specifico riferimento alle comunicazioni dei dati di fatturazione relativi al terzo trimestre del 2018, infine, si interviene prevedendo che gli stessi possono essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre…”, quindi, l’invio relativo al terzo trimestre 2018, previsto per il 30.11.2018 (ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre), è prorogata al 28 febbraio 2019. Per quanto riguarda l’invio semestrale, dalla bozza trapelata ieri, sono fissate le seguenti scadenze:primo semestre il 1° ottobre 2018 (il 30settembre cade di domenica); per il secondo semestre entro il 28 febbraio 2019, anche se in tarda serata il Vice Premier Di Maio in un video postato sui social a dichiarato:“…lo spesometro prevede una solo adempimento all’anno, a fine anno e basta, invece di quelle comunicazioni trimestrali semestrali…. “.
Split Payment: ovvero istituto che prevede la scissione dei pagamenti in caso di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuati a favore della Pubblica Amministrazione, esteso anche ai liberi professionisti; il decreto Dignità prevede l’abolizione dello split payment con riferimento a questi soggetti già assoggettati peraltro a ritenute a titolo di acconto o di imposta.
Delocalizzazione: l’iniziale previsione di obbligo di permanenza nel territorio dello stato per 10 anni, è stato in sede di approvazione del decreto Dignità ridotto a 5 anni dalla data di conclusione dell’iniziativa agevolata; si tratta di un provvedimento che ha come scopo la disincentivazione della delocalizzazione delle attività produttive e delle imprese già beneficiarie di contributi statali.
La sanzione potrebbe essere particolarmente pesante, da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto, ed è applicabile sia per chi lascia l’Italia per trasferire l’attività in un Paese extraeuropeo, sia per chi la trasferisce, anche solo in parte verso un paese comunitario; oltre alla restituzione del beneficio ricevuto l’azienda dovrà corrispondere anche gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.
Redditometro: anche il redditometro sarà oggetto di revisione in un’ottica di lotta all’evasione ma anche di semplificazione degli adempimenti fiscali.
Grande soddisfazione per il Ministro Di Maio il quale ha comunque ammesso che si tratta di un primo provvedimento a cui dovranno seguirne altri nell’ottica di una importante riforma soprattutto di natura fiscale allo scopo di ridare fiducia alle imprese ed ai contribuenti e quindi rilanciare l’economia.
Vedremo nei prossimi giorni i maggiori dettagli del contenuto del Provvedimento.
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