La procedura, interamente telematica, prevede i seguenti passaggi:
– entro il prossimo mese di agosto sarà pubblicato sul sito del Ministero l’elenco delle strutture di temporary export management a cui le Pmi interessate potranno rivolgersi se intendono richiedere i voucher;
– a partire dal 1 settembre 2015, le Pmi interessate potranno registrarsi sull’apposita piattaforma informatica ottenendo la password con la quale gestiranno tutte le fasi successive;
– a partire dal prossimo 15 settembre sarà possibile, sempre sulla piattaforma, ottenere il modulo di richiesta e precompilare la domanda;
– infine, dal 22 settembre al 2 ottobre le imprese potranno inviare, attraverso la piattaforma, le domande on line.
Cosa sono i voucher per l’internazionalizzazione – I “Voucher per l’internazionalizzazione” sono strumenti finalizzati a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali, per i quali sono stati stanziati 10 milioni di risorse.
L’intervento consiste infatti in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher, ovvero un sostegno economico a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi a tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri.
Più precisamente i singoli voucher sono rappresentati da un finanziamento a fondo perduto di 10mila euro per l’inserimento in azienda di un temporary export manager per almeno sei mesi.
Per avere accesso al voucher l’impresa deve intervenire con un cofinanziamento che, per il primo bando è di almeno 3mila euro (il costo complessivo sostenuto dall’impresa per il servizio deve essere, pertanto di almeno 13mila euro).
Potranno accedere alla nuova misura le micro, piccole e medie imprese (PMI) costituite in forma di società di capitali, anche in forma cooperativa, e le Reti di imprese tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500mila euro in almeno uno degli esercizi dell’ultimo triennio.
Il requisito del fatturato minimo non è invece richiesto nel caso di Start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese.
Le aziende, tuttavia, non potranno rivolgersi a un qualsiasi consulente, in quanto è necessario che la figura del temporary export manager sia rappresentata da una Società fornitrice dei servizi inserita nell’ apposito elenco presso il Ministero, che, come anticipato, sarà pubblicato entro il giorno 1 settembre 2015.
Chi può diventare “temporary export manager” – Le società di capitali, anche in forma cooperativa possono fare domanda per essere inserite nell’elenco dei “temporary export manager” ai fini della agevolazione “Voucher Internazionalizzazione” dimostrando di:
– avere esperienza nei processi di internazionalizzazione come risultante dalla realizzazione con buon esito, nell’ultimo triennio, di almeno 10 progetti di export management della durata minima di tre mesi ciascuno.
– in alternativa, disporre in qualità di soci, dipendenti o collaboratori, di almeno 5 figure professionali con 5 anni di esperienza maturata in materia di servizi a supporto dell’approccio commerciale verso mercati esteri e un buon livello di conoscenza della lingua inglese. Tali esperienze curriculari devono essere asseverate da un’associazione di rappresentanza manageriale o un’associazione imprenditoriale rappresentativa ai sensi dell’art. 4 della Legge 11 novembre 2011 n. 180 (ovvero iscritta al CNEL o rappresentata in almeno 5 Camere di Commercio).
Le domande di inserimento in elenco potranno essere presentate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale 15 maggio 2015, ovvero entro il 20 luglio 2015 (considerato che il 19 luglio è domenica)
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