Premessa – La scadenza per la spedizione del modello 770 per l’anno 2015 è vicina allo slittamento. Il MEF in risposta a un question time di ieri in Commissione Finanze della Camera ha risposto affermativamente alla richiesta di proroga del 770.Proroga – Si sta lavorando per spostare la scadenza dal 31 luglio al 20 settembre, anche se la data non è ancora certa. Questo è quanto risulta dal question time di ieri avanzato da Scelta civica al MEF in Commissione Finanze della Camera.
Il question time – In particolare con il question time in questione l’Onorevole Giulio Cesare Sottanelli rileva l’opportunità, anche per il 2015, di un rinvio al 20 settembre 2015 della scadenza per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate del modello 770 da parte dei sostituti d’imposta.
La risposta del Mef – Al riguardo, sentiti il Dipartimento delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate il MEF ha affermato quanto segue. “Preliminarmente occorre far presente che alla trasmissione del nuovo modello 770/2015 e ai relativi versamenti effettuati tardivamente, si applicano le nuove disposizioni in materia di ravvedimento operoso introdotte dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) in base alla quale sono stati ampliati sia i termini che le modalità per l’adempimento. Per quanto concerne la richiesta di proroga al 20 settembre 2015 del termine per la presentazione del modello 770, si rappresenta che è in fase di predisposizione uno schema di D.P.C.M. che disporrà la proroga di cui trattasi”.
Dpcm in arrivo – In sostanza il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta studiando il testo del decreto contenente la proroga dell’invio del modello 770. La proroga dovrebbe far posticipare il termine dal 31 luglio al 20 settembre, accogliendo le richieste delle associazioni di categoria e dei professionisti. Il decreto, una volta definito, verrà sottoposto alla presidenza del Consiglio dei ministri per il via libera.
Precedenti – Anche quest’anno quindi si conferma lo slittamento in extremis come già successo negli anni scorsi. In particolare l’anno scorso andò in modo simile: ufficialmente le prime possibilità di proroga arrivarono dal ministero nel corso del question time del 24 luglio 2014, in tale occasione l’amministrazione spiegò che il Governo si riservava di valutare “la conciliabilità tra le problematiche tecniche evidenziate e le richieste di proroga che, al di là della presente interrogazione, stanno pervenendo in questi giorni dalle associazioni di rappresentanza”. Poi il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha aspettato il 30 luglio per comunicare ufficialmente l’approvazione ad hoc di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri per prorogare la scadenza al 19 settembre.
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