Canoni di affitto – La territorialità del livello dei canoni di affitto dei locali commerciali è stata definita per tener conto dell’influenza del costo degli affitti sulla determinazione del ricarico; in particolare, l’indicatore “Livello dei canoni di affitto dei locali commerciali” è stato determinato a livello comunale partendo dalle informazioni contenute nei quadri F e B del modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, relativi alle attività d’impresa, con riferimento al periodo d’imposta 2013.
Livello reddito medio – L’indicatore “Livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale IRPEF” è stato definito per tener conto dell’influenza del livello di benessere e del grado di sviluppo economico sulla determinazione dei ricavi, ed è fondato sui dati, riferiti ai periodi d’imposta 2011 e 2012, resi disponibili, su scala comunale, dal dipartimento delle Finanze. L’indicatore è stato calcolato anche a livello provinciale, regionale e di macro area territoriale (individuate secondo la classificazione Istat in Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole). Per tener conto dell’influenza del costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi, è stata approvata anche la territorialità del “Livello delle retribuzioni”; per il calcolo dell’indicatore, determinato a livello provinciale, sono stati presi in considerazione, per le sole attività d’impresa, i modelli di comunicazione dei dati rilevanti afferenti a 176 studi di settore (periodo d’imposta 2013). L’indicatore del “Livello delle retribuzioni” è stato determinato, per ogni attività d’impresa, come correlazione tra le spese per lavoro dipendente e il numero dei dipendenti, calcolato come numero di giornate retribuite; per ogni provincia, è stato quindi calcolato il valore mediano del “Livello delle retribuzioni”, differenziato per gruppo di settore e per classe di ampiezza demografica del comune di appartenenza sulla base del censimento Istat 2011. Successivamente, la distribuzione del “Livello delle retribuzioni” a livello provinciale è stata standardizzata all’interno di ciascuno dei gruppi di settore individuati in sede di elaborazione della territorialità.
Quotazioni immobiliari – La territorialità del livello delle quotazioni immobiliari ha come obiettivo la differenziazione del territorio nazionale sulla base dei valori di mercato degli immobili per comune, provincia, regione e area territoriale, ed è stata elaborata prendendo in considerazione dati dell’Osservatorio sul mercato immobiliare (Omi) riferiti all’anno 2013 e contenenti, per ogni comune, il valore minimo e il valore massimo di mercato degli immobili. Lo studio territoriale ha individuato, per ogni comune, il prezzo di riferimento delle quotazioni di ogni tipologia d’immobile; successivamente, sono stati individuati anche gli indicatori a livello provinciale, regionale e di area territoriale.
Studio territoriale – Anche l’ultimo studio territoriale approvato nel dicembre scorso si fonda su dati 2013 provenienti dall’Omi. La “Territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili” ha come obiettivo la differenziazione del territorio nazionale sulla base dei valori delle locazioni degli immobili per comune, provincia, regione e area territoriale, e ha permesso di individuare, per ogni comune, il canone di riferimento delle locazioni di ogni tipologia di immobile. Attraverso ponderazioni dell’indicatore a livello comunale sulla base del numero di abitanti, sono stati inoltre ottenuti gli indicatori a livello provinciale, regionale e di area territoriale.
wordpress theme by initheme.com