Il contribuente può sanare l’omessa o errata comunicazione del codice attività prevalente all’Agenzia delle Entrate con:
• la comunicazione all’Amministrazione Finanziaria, entro il termine di presentazione di Unico 2016;
• l’indicazione nel Mod. degli studi di settore del codice relativo all’attività prevalente non comunicato in precedenza o comunicato in modo errato.
Con la suddetta procedura si evita l’applicazione delle sanzioni per violazioni dell’art. 35 del D.P.R. 633/72.
Relativamente alla regolarizzazione del codice di un’attività non prevalente (attività secondaria non comunicata in precedenza), è sufficiente la sola variazione dati da comunicare all’Ufficio; pertanto non sarà necessaria l’indicazione in dichiarazione dei redditi, dove, infatti, non è previsto un apposito campo per l’indicazione del codice relativo ad attività non prevalenti.
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