In tema di accertamento sintetico sulla base del cosiddetto “spesometro – nuovo redditometro”, è da escludere che l’Amministrazione finanziaria possa pretendere di impiegare le metodologie di indagine e controllo rivolte ai soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili con la conseguenza che la documentazione esibita dal contribuente, a prova delle spese sostenute, va valutata nella sua sostanza e non nella forma. Inoltre è ragionevole ritenere che al sostenimento delle spese del contribuente accertato abbiano partecipato anche gli altri componenti della famiglia quando si tratta di soggetti che hanno ampie disponibilità finanziarie.
È quanto ha affermato la Commissione Tributaria Provinciale di Sondrio nella sentenza n. 70/03/15.
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