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Patrimoni e redditi all’estero non dichiarati: criteri di controllo

4 Marzo 2017silvanaNews

Provvedimento n. 43999 del 03.03.2017

LAVORO ESTERO
Il 03.03.2017 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito istituzionale il Provvedimento n. 43999 rendendo noto che effettuerà un attento monitoraggio con riferimento ai Patrimoni e ai redditi all’estero non dichiarati dai contribuenti italiani che hanno trasferito la propria residenza fuori dal territorio nazionale.

La selezione dei soggetti destinatari dei controlli avverrà con riferimento ad apposite liste selettive stilate prioritariamente in relazione ai trasferimenti di residenza fuori dal territorio nazionale a far data dal 01.01.2010.

L’obiettivo è quello di verificare che tale trasferimento sia giustificato da una effettiva traslazione degli interessi economici e anche da interessi affettivi, familiari e sociali e che non sia quindi dettato da scopi elusivi ed evasi d’imposta a danno dell’Erario nazionale.

Le liste selettive saranno elaborate da un applicativo informatico che prende il nome di So.No.Re (Soggetti Non Residenti) grazie anche all’incrocio dei dati pervenuti attraverso le Comunicazioni dello Spesometro e dalla rete di informazioni ottenute attraverso lo scambio di informazioni attivato dalle diverse Direttive Europee e internazionali.

In particolare:

  • la Direttiva Europea DAC1 riguarda lo scambio di informazioni su proprietà immobiliari estere detenute da soggetti residenti;
  • la Direttiva Europea DAC2 riguarda lo scambio delle informazioni sui conti detenuti all’estero;
  • gli accordi Common Reporting Standard riguardano lo scambio di informazioni sui conti detenuti in paesi Extra UE;
  • l’accordo FACTA (Foreign Account Tax Compliance Act) interessa invece i conti detenuti negli Stati Uniti.

Ricordiamo infatti che negli ultimi mesi molti Paesi hanno sottoscritto reciprocamente convenzioni su formato OCSE per consentire un adeguato scambio delle informazioni in materia fiscale, consapevoli che un costante monitoraggio reciproco sia uno degli strumenti più efficaci nella lotta contro l’evasione fiscale e l’erosione della base imponibile nazionale.

Come riportato nello stesso Provvedimento del 03.03.2017 le giurisdizioni che si sono impegnate a scambiare le informazioni secondo lo standard globale a partire dal 2017 sono 53 (inclusi gli Stati UE) e ad oggi ulteriori 47 giurisdizioni si sono impegnate ad attuarle con decorrenza dal 2018.

L’attuazione di questi controlli era già stato di fatto anticipata in occasione della riapertura dei termini per la Voluntary Disclosure 2.0, di cui all’art. 7 comma 3 del D.L. n. 193 del 22.10.2016, convertito con modificazioni in Legge n. 225 del 01.12.2016 che ha previsto la formazione di liste selettive elaborate grazie alle informazioni fornite dai Comuni con riferimento ai soggetti che hanno fatto domanda di iscrizione all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).

I Comuni infatti dovranno comunicare, all’Agenzia delle Entrate, i dati anagrafici dei soggetti che hanno presentato istanza di iscrizione a far data dal 01.01.2010 e a regime, tale comunicazione, sulla base di apposite convenzioni stipulate con il Ministero dell’Interno, dovranno avvenire entro 6 mesi dall’istanza.

Le Liste selettive verranno redatte in base ad elementi che possono far presumere e sospettare un trasferimento delle residenza all’estero solo fittizio, permanendo, per il contribuente, nel territorio nazionale il centro dei propri interessi economici, familiari e sociali.

Tali elementi, individuati nel Provvedimento, sono per esempio:

  • intestazione di contratti di utenze attive,
  • disponibilità di veicoli;
  • titolarità di partita Iva attiva;
  • residenza degli altri membri del proprio nucleo familiare nel territorio nazionale;
  • residenza dichiarata in uno degli Stati o Territori definiti a fiscalità privilegiata (Black List);
  • movimenti di capitali da e verso l’estero;
  • scambio di informazioni tra Amministrazioni fiscali con riferimento a patrimoni immobiliari e finanziari detenuti all’estero;
  • partecipazioni in società di persone o a ristretta base azionaria;
  • titolarità di cariche sociali;
  • versamento di contributi per collaboratori domestici;
  • dati rilevabili dalle CU e dal modello 770;
  • informazioni desumibili dallo Spesometro.

Fari puntati anche per coloro per i quali l’Agenzia delle Entrate individui attività estere non dichiarate e per i quali i contribuenti non abbiano presentato istanza di collaborazione volontaria.

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS.  Direttore Antonio Gigliotti. 

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Dott.ssa Silvana Bruce

Dott.ssa Silvana Bruce

Titolare delle studio B&G Italia S.r.l. & Partners Collaboratrice diretta dell’Ambasciata Argentina – Dipartimento Sviluppo Economico

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