Patent box – Nella compilazione dei righi del quadro F occorre tenere presente quanto specificato al paragrafo 4.2 delle Istruzioni parte generale dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, con riferimento al regime opzionale di tassazione agevolata (c.d. “Patent Box”) per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, di marchi, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, introdotto dall’articolo 1, commi da 37 a 45, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015).
Istruzioni – Ai fini della predetta compilazione, infatti, al punto 8 del citato paragrafo, è chiarito che “la quota dei redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, da brevetti industriali, da marchi d’impresa, da disegni e modelli, nonché da processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, ovvero, l’ammontare delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni di cui al comma 39 dell’art. 1 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, che non concorrono a formare il reddito, in base a quanto previsto dall’articolo 1, commi da 37 a 45, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Patent box) devono essere indicate in maniera indistinta all’interno del quadro F. Ad esempio, l’ammontare delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni di cui al comma 39 dell’art. 1 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, che non concorrono a formare il reddito, dovranno essere incluse tra quelle assoggettate a tassazione e indicate nel rigo F05 del quadro F. Pertanto, il reddito d’impresa (o la perdita) del periodo d’imposta risultante dalla differenza di tutte le componenti di reddito, positive e negative, indicato nel rigo F28 del quadro degli elementi contabili, dovrà essere comprensivo delle suddette quote di reddito o plusvalenze”.
Quadro F – La precisazione riportata ai fini della compilazione del quadro F del modello studi di settore assume particolare importanza se confrontata con le modalità di compilazione dei quadri RF o RG di UNICO 2016, in cui l’ammontare delle plusvalenze, ovvero, del reddito non tassato per effetto del regime opzionale di tassazione agevolata (Patent Box) deve essere indicato tra i componenti negativi ai fini della determinazione del reddito. La differenza tra l’importo di reddito indicato nel rigo F28 del modello studi di settore e nei corrispondenti righi dei quadri RF o RG di UNICO 2016 è stata adeguatamente tenuta in considerazione attraverso la modifica del controllo telematico che, in fase di trasmissione dello studio, verifica la corrispondenza tra il reddito indicato nel modello studi di settore e quello indicato nel quadro di UNICO.
Parametri – Analogo intervento è stato effettuato con riferimento ai parametri; in questo caso, la modifica del controllo telematico ha tenuto in considerazione il differente importo del reddito indicato nel rigo P47 del modello Parametri Impresa e nei corrispondenti righi dei quadri RF o RG di UNICO 2016.
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