Sulla scia della nota Sentenza n. 80 del 2014, che ha dichiarato incostituzionale, per i delitti di omesso versamento Iva commessi sino al 17 settembre 2011, la soglia penale di 50.000 allora prevista per l’art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000, in luogo di quella (più elevata) di €. 103.291,38 prevista invece per il delitto di dichiarazione infedele, la Consulta è stata chiamata a pronunciarsi, per i medesimi dubbi di incostituzionalità, anche in relazione al successivo art. 10-quater.
Con l’Ordinanza n. 116, pubblicata il 20 maggio scorso, la Corte Costituzionale ha ritenuto superato il problema sottoposto al suo vaglio dai Tribunali di Lecce e Palermo, alla luce della revisione normativa operata sul sistema sanzionatorio penal tributario dal D.Lgs. n. 158/2015, entrata in vigore il 22 ottobre 2015, oggetto di specifica analisi da parte dei medesimi giudici.
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