Ancora, un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale, rappresenta un importante strumento di lotta contro l’erosione della base imponibile che conseguentemente produce un danno all’Erario per minori gettiti fiscali interni e impedendo agli Stati membri di avere a disposizione sufficienti risorse utilizzabili per le politiche fiscali favorevoli alla crescita.
L’anno 2017 rappresenterà per tale obiettivo un anno importante, di svolta; diventeranno infatti operativi molti accordi sottoscritti tra i vari Stati.
In particolare dal 2017 decorrerà la raccolta dei dati dei contribuenti esteri prevista dal “Common Reporting Standard” – “C.R.S.”, consistente nello scambio di informazioni tra Amministrazioni Finanziarie di oltre 100 Stati aderenti all’Ocse.
L’Italia, che fa parte dei suddetti 100 Stati, sta facendo la sua parte.
Seppure leggermente in ritardo, ricordiamo che nell’ambito del Consiglio dei Ministri del 14.12.2016 ha approvato, in via preliminare, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze un Decreto Legislativo in relazione allo scambio di informazioni in materia fiscale tra i diversi Stati.
Ciò in attuazione della Direttiva UE/2015/2376 dell’8.12.2015, in modifica della precedente Direttiva 2011/16/UE, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 18.12.2015 – Serie Legale n. 332.
Scopo della Direttiva comunitaria e conseguentemente del Decreto Legislativo approvato il 14.12.2016 è di rendere obbligatorio e di prassi lo scambio di informazioni in materia fiscale.
Il modello Ocse si pone in particolar modo l’obiettivo di identificare i soggetti intestatari, direttamente o per interposta persona, dei rapporti detenuti all’estero.
In particolare le informazioni raccolte riguarderanno:
La raccolta di questi dati riguarderà sia le persone fisiche che le persone giuridiche.
Parallelamente il Parlamento Europeo, attivo nella lotta all’evasione e alle frodi fiscali internazionali, con la recente approvazione della Direttiva Europea n. 2011/16/UE avente per oggetto la cooperazione amministrativa fiscale, sta accelerando allo scopo di far emergere le operazioni “nascoste” a livello internazionale, rendendo accessibili le informazioni su titolari effettivi, soprattutto in relazione ai Trust, dati fino ad ora considerate “segretissime” ed inaccessibili ma che diventeranno di prassi informazioni oggetto di scambio.
Le diverse Legislazioni nazionali dovranno entro il 31.12.2107 recepire tali indicazioni così da consentire l’entrata in vigore dell’obbligo di scambio a partire dal 01.01.2018.
Tutto ciò imporrà anche l’impostazione di una nuova procedura di identificazione dei soggetti a carico per esempio degli Istituti Finanziari e trattandosi comunque dell’attuazione di strumenti “nuovi” saranno attesi ed indispensabili anche chiarimenti sulle modalità operative specifiche di segnalazione e di acquisizione dei dati stessi.
wordpress theme by initheme.com