Spunta, però, a sorpresa, anche il tema della riscossione tributaria, mentre slitta la riforma del catasto che, con ogni probabilità, sarà accolta nella legge di stabilità insieme alla nuova “local tax”.
L’esame delle nuove disposizioni è stato però rinviato al prossimo Consiglio dei ministri, in programma per venerdì.
Equitalia rinuncia all’aggio
Tra i provvedimenti in agenda per venerdì sicuramente estrema rilevanza assumono le nuove disposizioni sulla riscossione, le quali dovrebbero intervenire sull’aggio della riscossione con un duplice intervento: da un lato infatti, si prevede un nuovo meccanismo di applicazione dell’aggio, mentre, dall’altro, si introduce la possibilità che Equitalia riversi gli importi direttamente all’Erario, senza quindi trattenerli.
Giova a tal proposito di essere ricordato come l’aggio da corrispondere ad Equitalia abbia già suscitato, in passato, numerose proteste, tanto da indurre lo stesso presidente di Equitalia, Vincenzo Busa, a proporre di girare integralmente gli importi allo Stato, al fine di sottolineare la funzione pubblica dell’agente della riscossione.
In realtà le critiche non si concentrano molto sulla destinazione dei fondi, quanto sullo stesso meccanismo applicativo dell’aggio.
Applicare la percentuale dell’8% su importi elevati comporta infatti un aggio della riscossione particolarmente alto, pur essendo l’attività svolta la stessa di quella prevista per una cartella di pagamento di poche centinaia di euro.
Gli importi, poi, oltre ad essere sproporzionati con l’attività effettivamente svolta, non sono nemmeno connessi alla capacità contributiva.
Insomma, una situazione che più volte è stata al centro dell’attenzione, anche della Corte costituzionale, la quale, però, dopo l’udienza del 26 maggio ancora non ha pubblicato la sentenza, nonostante l’importanza della stessa.
Nel caso in cui sia sancita l’illegittimità costituzionale, le conseguenze per Equitalia sarebbero sicuramente pesanti: circa 2,5 miliardi di euro di aggi riscossi negli ultimi cinque anni che dovrebbero essere rimborsati ai contribuenti.
Ecco quindi che, con le riforme in cantiere, il Legislatore corre ai ripari: da un lato correggendo, dall’altro cercando di ridurre al minimo gli eventuali effetti negativi.
Più precisamente potrebbe essere previsto il passaggio diretto al bilancio statale delle somme incassate, nonché una rimodulazione dell’importo dell’aggio in base al valore della cartella.
Un decreto legge per le misure urgenti
In occasione del Consiglio dei ministri del 23 giugno, è stato altresì approvato un decreto legge recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria: l’obiettivo è quello di risolvere il problema della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende.
Le misure introdotte sono tutte guidate da un principio comune che vede al centro dell’attenzione la necessità di affrontare tempestivamente la crisi: un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare.
In virtù delle nuove disposizioni, pertanto, il Tribunale potrà autorizzare finanziamenti interinali anche nel caso di concordato in bianco e in via d’urgenza anche senza attestazione di un professionista, sentiti i creditori principali. In questo modo si aumentano le possibilità di riuscita di piani di risanamento dell’impresa in crisi.
Altre novità riguarderanno ancora il concordato preventivo, che potrà essere presentato anche dai creditori quando la proposta del debitore non prevede la soddisfazione di almeno il 25% dei crediti chirografari, purché si tratti di proposta migliorativa.
Sarà inoltre possibile, anche per i terzi, presentare offerte per l’acquisto dei beni, purché migliorative e comparabili.
Nuove previsioni anche per il curatore fallimentare, che dovrà essere una figura distinta da quella del commissario giudiziale, in grado di completare i propri adempimenti entro i termini previsti, pena la revoca.
Vengono infine modificate le disposizioni in tema di ristrutturazione dei debiti e di operazioni di vendita.
Autore: Redazione Fiscal Focus
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