Premessa – Il governo sta lavorando alla possibilità di estendere a tutto il 2017 l’agevolazione che riguarda i maxi ammortamenti. Oltre alla proroga all’intero 2017 potrebbe essere prevista l’estensione dell’ambito applicativo della misura, che in futuro potrebbe anche riguardare taluni beni immateriali sia pure con l’intento di favorire la ricerca e lo sviluppo.
Superammortamento – La Legge di Stabilità 2016 ha previsto per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento, il costo di acquisizione è maggiorato del 40 per cento.
Agevolazione – L’agevolazione consiste nell’incrementare il costo di acquisto fiscale del bene del 40% e sul costo così determinato calcolare gli ammortamenti. Quindi, un bene con costo di acquisto di 10.000,00 euro, ai fini dell’ammortamento rileverà per 14.000,00 euro. Le maggiori quote di ammortamento influenzeranno il costo fiscale del bene, che sarà determinato dal costo di acquisto al netto delle normali quote di ammortamento. Va evidenziato che per fruire dell’agevolazione è necessario che il bene venga acquisito nel periodo 15.10.2015-31.12.2016.
Proroga – Proprio a tal proposito si fa presente che il governo è al lavoro per inserire nella nuova legge di stabilità la possibilità di prorogare l’agevolazione fiscale la quale dovrebbe riguardare anche i beni consegnati o spediti oltre la data del 31 dicembre del 2016 (nell’anno 2017).
Estensione dell’agevolazione – Inoltre le modifiche potrebbero anche riguardare l’oggetto degli incentivi in quanto il maxi ammortamento potrebbe essere allargato agli investimenti effettuati nel settore digitale e nelle nuove tecnologie. La partita si giocherà anche in relazione alle risorse finanziarie effettivamente disponibili.
Soggetti interessati – Ricordiamo che possono usufruire del super ammortamento tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano, e i lavoratori autonomi che svolgano arti o professioni anche in forma associata. Agevolazione aperta anche ai contribuenti minimi e a coloro che rientrano nel “regime di vantaggio” per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità, le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti e gli enti non commerciali per quanto riguarda l’attività commerciale eventualmente esercitata. Non possono godere dell’agevolazione, invece, le persone fisiche che svolgono attività d’impresa, arti o professioni usufruendo del regime forfettario, visto che nel loro caso il reddito è calcolato applicando un coefficiente di redditività al volume dei ricavi o compensi e non come differenza tra componenti positivi e negativi. Allo stesso modo, sono escluse le imprese marittime che calcolano il reddito con il regime della “tonnage tax”.
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