In che cosa consiste il metodo previsionale – Con il metodo c.d. previsionale, il contribuente può calcolare l’acconto in base ad una previsione delle operazioni che saranno effettuate entro il 31.12.2016.
Quindi, il contribuente dovrà fare una stima delle fatture attive da emettere e di quelle passive da ricevere entro il 31 dicembre 2016.
Ciò che è importante, soprattutto nel caso di utilizzo del metodo previsionale, è che il versamento del 27.12 copra a consuntivo almeno l’88% del debito totale emergente dall’ultima liquidazione dell’anno (trattandosi di un metodo empirico e previsionale, appunto, esso non parte come il primo metodo, quello storico, da un dato certo, che è il debito dell’anno precedente, pertanto sarà necessario accertarsi di avere effettivamente versato al misura corretta di acconto ed avere coperto almeno l’88% del debito relativo all’ultimo periodo dell’anno 2016).
Casi particolari – Non esistono, come nel caso del calcolo dell’acconto con il metodo storico, deroghe particolari per tale tipologia di calcolo secondo il metodo previsionale, esso è applicabile infatti in tutti quei casi in cui il contribuente reputa di chiudere la liquidazione dell’ultimo periodo 2016 con un importo da versare e conseguentemente un acconto IVA, inferiore o a credito rispetto a quello calcolato con metodo storico.
Di seguito alcuni esempi.
Esempio n. 1 – Contribuente mensile a debito per il 2015 che presume di chiudere il mese di dicembre con un saldo a credito
Ipotizziamo che nel dicembre 2015 il contribuente mensile in questione abbia avuto un debito IVA (saldo + acconto) pari ad euro 12.000.
Nel mese di novembre ha maturato un credi notevole pari ad euro 60.000.
Le operazioni stimate/previste per il mese di dicembre 2016 saranno le seguenti:
IVA Vendite pari ad euro 14.000
IVA Acquisti pari ad euro 4.000
La liquidazione prevista è pertanto la seguente:
IVA a debito: 14.000
IVA a credito: 4.000
Credito periodo precedente: 60.000
Credito del periodo: 50.000
Presumendo il contribuente di chiudere la liquidazione a credito per il mese di dicembre 2016 non sarà necessario procedere al versamento dell’acconto calcolato su base storica e pari all’88% di euro 12.000 (10.650 euro)
Esempio n. 2 – Contribuente mensile a debito per il 2015 che presume di chiudere il mese di dicembre con un saldo inferiore rispetto all’anno 2015.
Immaginiamo che nel dicembre 2015 il contribuente mensile in questione abbia avuto un debito IVA (saldo + acconto) pari ad euro 10.000.
Le operazioni stimate/previste per il mese di dicembre 2016 saranno le seguenti:
IVA Vendite pari ad euro 15.000
IVA Acquisti pari ad euro 8.000
La liquidazione prevista è pertanto la seguente:
IVA a debito: 15.000
IVA a credito: 8.000
Debito del periodo: 7.000
Presumendo il contribuente di chiudere la liquidazione con un importo di euro 7.000 per il mese di dicembre 2016 egli potrà procedere al versamento dell’acconto calcolato su base previsionale e pari al 100% del debito che presume di conseguire, cioè euro 7.000, NON calcolando quindi l’acconto su base storica e pari all’88% di euro 10.000 (8.800 euro)
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